Tetto ventilato: fai respirare la tua casa
Tetto ventilato: tutto parte dall’analisi della funzione
La normale funzione di un tetto è di coprire, proteggere l’abitazione dagli agenti esterni assicurando impermeabilità all’acqua, resistenza al vento e ai fenomeni sismici e isolamento termico in modo da ottenere la minima dispersione energetica. L’analisi della funzione di ogni tetto è fondamentale, per valutare e scegliere quale, tra le diverse soluzione esistenti, fa più al caso nostro.
Il prefetto equilibrio tra materiali e sistemi costruttivi
Ridurre vibrazioni e movimentazioni e minimizzare lo sbalzo termico dall’interno all’esterno dell’abitazione significa ricercare il perfetto equilibrio tra la massa (dimensione), le proprietà dei materiali e i sistemi costruttivi. Se state cercando informazioni su come fare il vostro tetto, sentirete sicuramente parlare di due principali tecniche: copertura isolata ma non ventilata (tetto caldo) o copertura isolata ventilata (tetto freddo).
Scopriamo le differenze tra i principali sistemi di copertura dell’abitare contemporaneo
ISOLATO MA NON VENTILATO (TETTO A CALDO)
SI strato termoisolante
NO ventilazione
La struttura di questo tetto è composta da un elemento portante o supporto di copertura, barriera al vapore, isolante termico, manto impermeabile, opere accessorie. In questa copertura il manto impermeabile è applicato direttamente sull’isolamento termico che ne costituisce il supporto. Questa tipo di copertura è molta diffusa nel mondo dell’edilizia industriale. Ha resistenza non solo agli agenti atmosferici ma anche alle vibrazioni, assicura l’isolamento termico ma non favorisce al massimo la fuoriuscita dell’umidità che nasce dallo sbalzo termico.
ISOLATO VENTILATO (TETTO A FREDDO)
SI strato termoisolante
SI ventilazione
La struttura in questo tetto è composta da un elemento portante o supporto di copertura, barriera al vapore, isolante termico, manto impermeabile, opere accessorie. In questa copertura il manto impermeabile non è applicato direttamente sull’isolamento termico (come nella copertura a caldo) ma è posato sulla sovra coperta in legno. Questo tipo di copertura è utilizzato maggiormente nella realizzazione di tetti in legno, tetti a falda e per edifici residenziali, assicura resistenza agli agenti atmosferici, e garantisce l’isolamento termico. A differenza di tutti gli altri tipi di copertura: favorisce al massimo la fuoriuscita dell’umidità… scopriamo il perché.
TETTO VENTILATO: STRATIGRAFIA
Dal punto di vista tecnologico, la copertura ventilata deve prevedere, dall’interno verso l’esterno:
- Struttura portante
- Primo tavolato di finitura
- Telo con funzione di regolarizzare la fuoriuscita del vapore
- Elemento termoisolante in materiale fibroso
- Telo traspirante
- Strato di ventilazione (un’intercapedine a spessore costante fra gli elementi di copertura e lo strato sottostante)
- Manto di copertura, con previste aperture di areazione in corrispondenza del colmo della gronda
TUTTI I VANTAGGI DEL TETTO VENTILATO
Tecnicismo a parte, il tetto a freddo, con il suo strato di ventilazione, migliora notevolmente l’isolamento termico. Lo spazio d’aria ammortizza lo sbalzo di temperatura dall’interno all’esterno, indipendentemente dalla stagionalità, o dal luogo dove risiede la nostra abitazione. L’intercapedine naturale, che separa nettamente il manto di copertura dallo strato coibente sottostante, agevola infatti l’attivazione dei “moti convettivi ascensionali” e sottrae gran parte del calore che altrimenti si trasmetterebbe agli strati sottostanti; favorisce l’uscita dell’umidità senza compromettere il potere termoisolante. L’effetto è efficace se il caldo è dentro e il freddo fuori ma anche viceversa, per questo il tetto ventilato non è virtuosismo solo degli edifici di montagna. Il vapore acqueo che nasce dalla differenza tra temperatura interna ed esterna, viene espulso al di fuori del tetto, prevenendo in questo modo fenomeni di condensa eliminando l’umidità dall’abitazione a favore della massima salubrità abitativa.
COIBENTAIZONE ESVITA SEMPRE PIÙ RICERCATA
La coibentazione estiva del tetto è sempre più ricercata a causa del riscaldamento globale, ecco che, uno strato di ventilazione aggiunge valore ai materiali isolanti favorendo un caldo inverno e una fresca estate. Inoltre il tetto ventilato, eliminando al massimo il tema dell’umidità, assicura una maggiore durata degli elementi di copertura che si asciugano più velocemente non solo esternamente ma anche internamente.
TETTO VENTILATO SCEGLIETE IL LEGNO
Capita la differenza tra tetto a caldo o a freddo, individuate i materiali che più valorizzano e migliorano le performance della vostra scelta. Ecco che, il legno, gioca un ruolo fondamentale. Questo materiale naturale è sicuramente molto apprezzato, sia per l’impatto ecologico del suo utilizzo ma anche da un punto delle prestazioni. Andando a costituire quello che è lo strato portante, oltre ad essere presente, con diverse modalità negli strati che compongono la costruzione finale, assicurerà: resistenza al manufatto e traspirazione portando verso l’esterno l’umidità in eccesso presente nella parte superiore della casa favorendo ulteriormente la funzione dell’intercapedine d’aria che concluderà il lavoro portando l’umidità a dissolversi esternamente alla nostra abitazione. Ricordiamoci inoltre che il legno è facilmente lavorabile e dura molto nel tempo, basti pensare alle case di montagna che, da secoli hanno elementi in legno resistenti e anche molto belli da un punto di vista estetico.
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