A Bardolino il legno è un ponte tra passato e futuro

 

Tradizione e innovazione.

Si affaccia sul lago di Garda, tra gli ulivi e le spiagge del versante veronese, questa dimora dalle linee pulite, minimali, con un’anima in legno e un vestito moderno, impreziosito dal marmo rosso di Verona recuperato dalla struttura preesistente per creare un ponte tra passato e futuro, così come tutti i nostri edifici in legno in cui spicca l’innovazione, ma sempre con un occhio attento alla tradizione.

I lavori sono iniziati a fine 2018 con la demolizione del vecchio edificio in muratura per fare spazio alla nuova struttura. A fine gennaio del 2019 sono state posate le prime pareti in legno e, dopo tre mesi di costante e puntiglioso lavoro, la nuova abitazione era pronta per inaugurare la stagione estiva sul Lago di Garda.

Da un attento studio del contesto ambientale è nata una soluzione architettonica dagli spazi aperti, con parapetti in vetro e ampie finestre che cercano e trovano la luminosità necessaria e garantiscono una visuale dall’interno verso l’esterno senza soluzione di continuità.

 

Una casa in legno è viva. Respira, traspira e protegge.

Realizzare un edificio con coperture piane, fatte di grandi terrazze e un tetto piano con pannelli solari, ha richiesto un grande studio di finiture, di utilizzo dei corretti materiali, dei giusti spessori, per garantire un’idonea impermeabilizzazione e coibentazione, sempre senza trascurare il risultato estetico.

Le strutture portanti realizzate con tecnologia cross-lam, sono in abete proveniente dall’arco alpino, certificate PEFC per garantire al committente la sicurezza di vivere in una casa in legno di cui si conoscono l’origine e la salubrità e per garantire che il processo di taglio del legname avvenga con metodi sostenibili.
Oltre alla sensazione di benessere e tranquillità, la velocità di realizzazione è uno dei motivi per cui sempre più persone si avvicinano al legno.

Conoscere i nodi critici e anticipare le problematiche in cui potrebbero incorrere le strutture in legno è fondamentale per garantire il comfort abitativo promesso.
Una casa in legno durerà tutta la vita solo se costruita con sapienza ed esperienza nella cura di tutti i dettagli strutturali e di finitura. Il legno respira, traspira e … protegge.

Punti di debolezza degli edifici in legno: UNO!

 

Il legno è un materiale che vive nel tempo.

Abbiamo incontrato Mirko Franzoso, un architetto che, insieme al socio Mauro Marinelli, ha lavorato e lavora molto con il legno, anzi, proprio dal legno ha ricevuto grandi soddisfazioni. Per il progetto della Casa sociale di Caltron, Mirko, già premiato come “giovane talento dell’architettura italiana 2016”, ha collezionato nel 2018 una menzione speciale nella sezione opere pubbliche al Premio Archilegno 2018, un riconoscimento speciale alla Biennale di Architettura di Venezia, una segnalazione nella Rassegna “Architettura Arco Alpino”, una menzione nell’ambito del Premio “Medaglia d’Oro per l’Architettura Italiana 2018” alla Triennale di Milano e il secondo premio “Pirano Award”. Proprio il progetto della Casa Sociale di Caltron ci ha dato la possibilità di confrontarci su temi che per noi sono pane quotidiano e che troppo spesso diamo per scontati. Riportiamo qui ciò che ci ha raccontato Mirko.

 

Una “casa” che i bambini vedessero cambiare e crescere con loro.

La Casa Sociale di Caltron è stata costruita in legno. Perché solo il legno si armonizza con il contesto in cui è costruito dal punto di vista ambientale, ma anche umano e sociale. I pilastri con cui è stato concepito sono i meli della Val di Non. Meli che poi diventano tronchi che poi diventano pilastri. Il legno ha permesso di modificare il meno possibile il suolo, difficile e ripido, perché il legno non necessita di entrare dentro il terreno. Anzi, va tenuto alzato di almeno 20-30 cm dal suolo per non incorrere in problematiche dovute all’umidità, a meno di non essere sottoposto a lavorazioni particolarmente sofisticate. Il legno è un materiale reversibile, non solo perché non distrugge il suolo ma anche perché, essendo un materiale a secco, non diventa obsoleto, si integra nell’ambiente o viene facilmente smaltito. Il legno è materia viva che evolve negli anni crescendo con chi lo abita.

 

Il legno si auto protegge.

Il legno con cui venivano costruiti gli edifici di questa zona del Trentino (Val di Non) non era trattato perché invecchiando naturalmente aumentava la sua vita utile, oltre a guadagnare fascino. Cosa significa che il legno “invecchia”? Che da buon vecchio saggio, il legno si auto protegge da microorganismi ed agenti esterni, creandosi una patina, una specie di sudore che, come una seconda pelle, cambia colore a seconda dell’esposizione che ha rispetto alla luce, al sole, all’acqua e acquista sfumature diverse. Il legno diventa prima grigio e poi più scuro ancora e finisce per armonizzarsi mimeticamente con tutto ciò che ha intorno. Proprio come le cortecce degli alberi che sono scure. Il legno vive con chi lo abita. Una casa in legno respira e diventa grande con te. Non è affascinante? Ma non solo…

 

Il legno anche nel paesaggio agricolo.

Mirko ha condotto uno studio per un progetto pilota per le nuove edificazioni nelle aree agricole del Trentino da realizzare preferibilmente in legno. I manufatti delle aree agricole, in realtà, si prestano bene all’edificazione in legno, non solo in Trentino, ma ad esempio in Toscana, in Friuli, in Veneto e ovunque ci sia legno a disposizione, perché il legno permette ampliamenti e ristrutturazioni in tempo record. Pensiamo alle stalle, che hanno bisogno di ampliamenti continui: se costruite e pensate già così in fase di progettazione, non sono altro che una sequenza di capriate che poi vengono tappate ai lati per essere chiuse. Per ampliare, basta aprire un lato e continuare la sequenza di archi. Ma non solo…

 

Punti di forza degli edifici in legno. 

  • È un materiale reversibile, non lascia scheletri diroccati che guastano ambiente e paesaggio.
  • È un materiale a secco che permette di costruire, ristrutturareampliare in tempi record.
  • Permette un maggior controllo e precisione, rispetto agli edifici in cemento o altro materiale, in fase di posa in opera. Questo perché la carpenteria prepara i pezzi prima di montarli con macchine super precise, dove l’errore di tolleranza praticamente non esiste. Inoltre, l’architetto o il progettista si confrontano con il carpentiere fin dall’inizio, dal progetto esecutivo fino a quando il disegno viene introdotto nel software della carpenteria per andare in macchina, dopo essere stato vagliato da un “ingegnere del legno” che ne studia tutti i dettagli strutturali.
  • È il materiale ideale per ristrutturazioni su edifici vecchi e nuovi, ampliamenti, aggiunte laterali, sopraelevazioni. Perché pesa meno del mattone, della pietra e del cemento e non grava sulle strutture.
  • Permette di lasciare a vista la struttura anche all’esterno, senza rivestimenti, perché il legno è decorativo per definizione.
  • È un materiale vivo.
  • In caso di incendio, non collassa, ad esempio, come gli edifici in cemento armato, dove l’acciaio si snerva subito.

 

Punti di debolezza degli edifici in legno: UNO!

  • È un materiale prezioso, delicato. Se non costruisci bene, la tua casa o l’edificio andranno incontro a seri problemi. Nei casi migliori potrebbero verificarsi marciumi, nei casi peggiori la struttura potrà anche crollarti addosso. Purtroppo ci sono ditte che fino a ieri hanno costruito in cemento e, poi, di punto in bianco, grazie anche alla spinta degli ultimi anni sul confort abitativo, le case ecosotenibili e CasaClima (che non è sinonimo di case in legno…), hanno iniziato a lavorare il legno per inseguire un mercato che non conoscono, improvvisando.

 

In conclusione, noi di Casa Pollam, ricordiamo che…

…il legno non è per tutti. Scegli il legno se pensi che sia un materiale che ti assomigli, che assomigli alla natura perché dalla natura viene, se ne percepisci il calore, se pensi che la vita del pianeta e dell’ambiente che abiti valgano più della vita di un singolo edificio. E se scegli il legno, scegli con cura il progetto e affida la costruzione a chi con il legno è cresciuto, lo ha respirato, maneggiato, abitato da quando è nato. Come noi.

GRAZIE a Mirko Franzoso. Da oggi abbiamo un amico in più.

Studio FRANZOSOMARINELLI
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38023 Cles – Tn
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Vento, non ti temo…

Le case in legno sono progettate per resistere a bufere, terremoti e incendi.

Era il 29 ottobre 2018 quando la tempesta “Vaia” soffiava sulle vallate del Trentino, atterrando oltre otto milioni di metri cubi d’alberi. Noi quella notte la ricorderemo per sempre, soprattutto il primo sguardo del mattino al paesaggio modificato e ai volti degli abitanti della montagna. Sono mesi che se ne parla, convegni, scienziati forestali, volontari, protezione civile. A distanza di tempo le informazioni approssimative hanno ceduto il passo ai numeri che evidenziano la reale entità del danno della tempesta Vaia. Da allora tutto è cambiato, un tuono e l’alzarsi del vento hanno un effetto diverso rispetto al passato e molti sono i dubbi e le interrogazioni che tutti noi ci poniamo.

È un evento casuale o potrebbe ripetersi?

Fenomeni come quelli di fine ottobre si ripeteranno e dobbiamo essere preparati ad affrontarli. Dai primi risultati della ricerca appare evidente come la tempesta Vaia sia l’evento di maggior disturbo agli ecosistemi forestali mai registratosi in Italia. Eppure, a livello planetario è poca cosa rispetto agli uragani che hanno schiantato centinaia di milioni di piante; già in ottobre erano sul mercato dell’Est e del Centro Europa 51 milioni di metri cubi di legname abbattuto dal vento, quindi cinque volte quello italiano. Ecco perché ci chiediamo: le nostre case sono sicure o temono il vento? Ma soprattutto, visto che le costruzioni in legno sono oramai le predilette, come si comportano con fenomeni di questo tipo?

A spiegarlo è un esperto nella costruzione di case in legno, Richard Pollam, co-titolare, insieme al fratello Diego, dell’omonima ditta Casa Pollam di Soraga, specializzata nella realizzazione di costruzioni su misura di vario tipo – dalla casa unifamiliare agli edifici multipiano, per uso privato, pubblico, commerciale o ricettivo – in legno XLAM, una particolare tecnica costruttiva a pannelli massicci e a strati incrociati.

Dopo i danni causati dalla tempesta Vaia, la domanda sorge spontanea: le nostre case in legno temono il vento?

Chi non conosce le caratteristiche e la tecnologia delle costruzioni in legno spesso cade in giudizi affrettati. Uno dei dubbi più frequenti riguarda proprio la resistenza al vento. Trattandosi di edifici molto leggeri, il timore è che, in presenza di forti folate o di vere e proprie trombe d’aria, possano cadere. Tuttavia, le case in legno garantiscono sicurezza in caso di terremoto, di incendio e anche di forti bufere. Nel 2018 il CNR (Centro Nazionale di Ricerca) ha modificato ed emanato nel documento CNR – DT 207R1 l’aggiornamento alle “istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni” all’interno del quale sono indicate tutte le istruzioni relative alle “difese” che gli edifici dovrebbero possedere per essere in grado di resistere alla forza del vento. Il documento analizza gran parte delle tipologie edilizie civili, industriali e i ponti, valutandone la pressione, la forza del vento e gli elementi strutturali componenti l’edificio. Il decreto non introduce una normativa supplementare per il settore delle costruzioni, ma fornisce una serie di raccomandazioni e regole per garantire la sicurezza e l’efficienza della costruzione e dei suoi elementi anche per quanto riguarda il vento. Le case di legno certificate rispondono a queste raccomandazioni.

Quali sono i fattori da considerare prima di costruire una casa in legno?

Innanzitutto, è giusto sottolineare quanto la fase di progettazione sia importante e utile per studiare una casa secondo le caratteristiche richieste dal cliente, ma anche dall’ambiente circostante. Infatti, solo grazie ad una precisa e adeguata progettazione si potrà costruire una struttura stabile e solida, in grado di resistere anche alle intemperie più insidiose. Si potrebbe pensare che le case in legno siano strutture “leggere”, ma in realtà non lo sono, anzi possono garantire grande resistenza alle forze laterali ed ascensionali e sono dotate di una solidità dell’edificio totalmente paragonabile alle costruzioni in muratura. Il legno è un materiale di natura molto elastico e per questo motivo riesce ad ammortizzare anche le più forti spinte del vento.

 Quali sono le normative per la costruzione delle case in legno?

Ogni casa va costruita nel pieno rispetto della normativa antisismica prevista (DM 17 gennaio 2018) questo perché l’effetto che ha il vento su questo tipo di costruzioni è molto simile a quello provocato dai movimenti sismici della crosta terrestre. Generalmente la normativa attuale stabilisce i carichi da applicare agli edifici secondo criteri statistici basati sul tempo di ritorno, ovvero l’intervallo di tempo medio che intercorre tra due eventi con la medesima intensità. Per il vento e la neve attualmente, se la memoria non mi inganna, le norme stabiliscono un tempo di ritorno di 50 anni; cioè, per progettare si utilizzano i carichi di eventi eccezionali che avvengono mediamente ogni 50 anni, corretti con opportuni coefficienti di sicurezza.

L’altezza incide sulle scelte progettuali?

Quando si deve realizzare una struttura particolarmente alta è necessario adottare ulteriori accorgimenti, poiché un’eccessiva altezza potrebbe far sorgere il problema dell’irrigidimento trasversale dell’edificio rispetto alle forze che vengono generate in presenza di vento molto forte. In tal caso sarà necessario “controventare” la struttura inserendo degli elementi capaci di resistere alle spinte laterali, che in condizioni normali non sono presenti.

Parliamo di tecniche di costruzione: X-LAM e telaio offrono la stessa tenuta al vento?

La tenuta dipende dal fatto che la casa sia progettata in maniera corretta, secondo normativa. Io credo che un buon progetto strutturale sia strettamente legato a quello architettonico. Per questo è molto importante rivolgersi ad aziende serie, che offrano prodotti certificati e di qualità, in grado di garantire sistemi produttivi efficienti e collaudati, tenendo conto delle condizioni ambientaliLe case prefabbricate in legno, inoltre, sono sempre ancorate al terreno attraverso una platea in cemento armato che, a sua volta, è fissata all’edificio principale mediante tasselli in acciaio zincati e staffe molto robuste e resistenti. La combinazione di tutti questi elementi contribuisce a favorire la resistenza al vento delle case prefabbricateIl legno, inoltre, è un materiale isolante e ciò consente di dar vita ad abitazioni ben coibentate dal punto di vista termico.

Non basta però dire legno per essere automaticamente ecosostenibili….

È fondamentale per il nostro pianeta che il legname utilizzato non distrugga ulteriormente i nostri boschi; che sia certificato PEFC, proveniente quindi da piani di selvicoltura controllata. Il Trentino è un territorio virtuoso: noi nel legno ci siamo nati e, come gli alberi dei nostri boschi, siamo cresciuti per gradi, rispettando i tempi della natura e dell’esperienza che ci permette oggi di pensare a agire con meticolosità e rispetto, senza azzardi. Le case in legno da noi sono ragionate, ristrutturate o progettate per essere belle, buone, il più possibile ecosostenibili e sicure.

 

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Queste le nostre certificazioni da ricordare:

ISO 9001

OHSAS 18001

PEFC

ARCA

SOA-OS32(categoria specialistica costruzioni in legno)

HABITECH (partner)